Abbattimento del digital divide e sostenibilità sono le mission di Eolo che, per perseguire i suoi obiettivi, cambia statuto e diventa benefit.
«Questo passaggio statutario è l’evoluzione naturale del nostro impegno, la formalizzazione di quanto, giornalmente, facciamo sul territorio e di quanto ancora possiamo fare a supporto di una Italia sempre più digitale e inclusiva, che garantisca il diritto alla connessione a tutti, a prescindere dalle caratteristiche orografiche del territorio dove sono nati»
Con queste parole, Luca Spada, presidente e fondatore di Eolo, annuncia il cambio di statuto della sua azienda, che diventa benefit.
Ma cosa significa di preciso?
Questa forma giuridica è stata introdotta in Italia nel 2016. Identifica tutte quelle aziende che, oltre a perseguire un profitto, lavorano per finalità specifiche di beneficio comune.
Il claim di Eolo, “Internet dove gli altri non arrivano“, è una promessa che l’azienda mantiene da quindici anni a questa parte. Ha coperto un territorio ormai vastissimo e servito circa 6.500 comuni, anche nei luoghi in cui l’innovazione tardava ad arrivare.
Quali sono i nuovi obiettivi di Eolo, con questo cambiamento?
– La promozione di un ampio accesso a servizi online e digitali come fondamentale strumento di inclusione sociale, la promozione del diritto alla connessione internet universale, e l’educazione ad un corretto e costruttivo utilizzo di tali servizi da parte di qualsiasi cittadino.
– Il supporto alla prosperità del sistema economico e al benessere sociale in vari territori, con particolare attenzione alle aree geografiche svantaggiate, più difficili da raggiungere e a rischio di spopolamento, attraverso la connettività e l’accesso a servizi online e digitali.
– La ricerca e lo sviluppo continuo di sinergie con le istituzioni ed altri enti territoriali di vario livello, per colmare il divario digitale (digital divide) in Italia, contribuire con competenze e soluzioni per la connettività e alla digitalizzazione, con particolare attenzione a situazioni emergenziali.
Ad affiancare Eolo nel suo progetto di costante evoluzione è Nativa, Regenerative Innovation Company.
Così commenta il suo co-founder, Eric Ezechieli:
«L’innovazione è da sempre nel Dna di Eolo. Anche in questo caso, diventando Società Benefit, Eolo sceglie di essere un passo avanti. Il futuro appartiene a chi sarà capace di includere le persone e l’ambiente nel proprio modello di business e siamo certi che questo esempio concreto ispirerà molti altri ad evolvere nella stessa direzione».
Eolo ha una rete operativa che impiega circa 15.000 persone tra dipendenti, installatori e partner commerciali; è un’azienda nata e cresciuta in Italia e connette (ad oggi) circa 1.200.000 persone.
Per tutte le info, visita la sezione dedicata sul sito Eolo.