Molto spesso la valutazione di quale offerta scegliere per un server in cloud si basa unicamente sulle risorse necessarie (CPU, RAM e spazio disco) e sul relativo costo, pertanto il risultato è che tipicamente si opta per la soluzione più economica presente sul mercato.
Ma perché a parità di risorse un server cloud può costare poche decine di euro al mese oppure anche diverse centinaia?
Scoprire le differenze tra un’offerta e un’altra non è banale in quanto all’apparenza sembrano tutte complete ed equivalenti… ma come si sa il diavolo è nei dettagli, o meglio, nei dettagli mancanti.
Tenendo presente la regola che tra due offerte perfettamente equivalenti è impossibile che vi sia un’enorme differenza economica, allora è chiaro che tra un server da 30€/mese e uno da 150€/mese ci devono obbligatoriamente essere delle differenze… ma quali?
Molto spesso la differenza è in quello che non è scritto. Tipicamente dove non è specificato che un determinato servizio accessorio è incluso, è perché quel servizio non c’è proprio.
Succede allora che le differenze tra due server apparentemente uguali possano diventare enormi:
- Backup
- disaster recovery
- business continuity
- replica geografica
- protezione firewall
- banda larga
- performance garantite
- memoria volatile/permanente
- ambienti dedicati/condivisi
- supporto tecnico
- finalità di utilizzo (test/sviluppo/produzione);
tutti questi elementi sono quelli che tipicamente fanno la differenza tra un’offerta e l’altra.
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